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ARE ZOVO

 

LE NOSTRE PRODUZIONI

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Contrada Lorì 

Cicole Ciacole

Are Zovo - 2019

La Contrada Lorì presenta il suo nuovo lavoro discografico dal titolo “Cicole Ciacole”, fotografia dell'attuale momento creativo della compagine musicale che vièn da Avesa. Come nei precedenti due album, si gioca sull'ardito equilibrio tra la manutenzione del repertorio di tradizione orale veronese ed un raffinato cantautorato dialettale ma, per la prima volta, compare anche un brano in italiano.
Dopo sei anni di intensa attività concertistica, due candidature alla targa Tenco per la sezione album dialettali e l'arrivo in finale al Folkest 2018, con questo nuovo disco la Contrada si affaccia con maggiore consapevolezza sul panorama nazionale della musica d'autore.
Le canzoni di “Cicole ciacole” sono chiacchere, sono dodici racconti ambientati in generi musicali diversi, come una conversazione che spazia leggera tra argomento e argomento.

Contrada Lorì 

Eviva il mar 

Are Zovo - 2015

Reduce dal successo, l’anno scorso, dell’album d’esordio “Doman l’è festa”, la Contrada più amata dai patiti del neo-folk ritorna oggi sulla scena musicale presentando il secondo volume del proprio canzoniere, che esce per la lungimirante e collinare etichetta Are Zovo Musica. Stavolta, gli abitanti di questo leggendario quartiere del pentagramma veronese, temprati dalle fatiche del nascere, del vivere e del morire, nonché sempre indomiti baluardi della tradizione rimescolata con le salse moderne, hanno voluto celebrare con il secondo disco l’unico elemento naturale di cui la natura ha deciso di privarli: il mare. L’antica città di Verona infatti, pur attorniata da lussurreggianti colline, splendidi laghi, vaste pianure e alte montagne, si riconosce in un ipotetico gemellaggio con l’Asti di Paolo Conte: anche a Verona i gamberoni rossi rimangono solo un sogno e anche ai veronesi il mare, quello che si muove anche di notte e non sta fermo mai, gli fa un po’ paura. E anche la Contrada, cantrice di Verona e della sua gente, di fronte al mare rimane con la faccia un po’ così e con l’espressione un po’ così. Da ciò è nata l’idea di trasferirsi in terra Calabra per registrare il secondo disco. Sì, avete capito bene, in Calabria! Nella sede staccata contradaiola di Coccorino (Vibo Valentia) sono nate quindi canzoni che sanno sì di polenta, ma di una polenta con nduja un po’ iodata, per così dire. 

TerradiMezzo 

in concerto 

Are Zovo - 2010

Cantare, suonare e ballare le musiche del mondo in un viaggio attraverso il Mediterraneo e non solo, attraverso i secoli, i confini e la memoria. In questa TERRAdiMEZZO la musica unisce, la musica gioca a ritmo di onde che vengono dall’immenso mare delle tradizioni popolari. Il progetto nasce nel 2002 dalla volontà di compiere questo viaggio alla scoperta e alla ricerca delle musiche tradizionali del bacino mediterraneo. Queste registrazioni in concerto sono un viaggio ideale che da una Napoli del XVII secolo va nel profondo e Tarantolato Salento, dalle montagne del Nord Albania alla Grecia, Turchia, Cypro, Libano e molto altro. A cavallo tra la Word music e la fusion contemporanea sono una "una porta nella storia" e non una riproposta filologica. Un percorso tra le tradizioni popolari, un girotondo di ritmi, racconti e lingue che dalla memoria rivivono e tornano a vibrare in un contesto nuovo, in un messaggio che fa della musica un ideale portatrice di pace. FORMAZIONE: Elena Terragnoli: flauto, Ilaria Peretti: voce, Paolo Marocchio: basso-bouzouki, Erneso Da Silva: Percussioni, Claudio Moro: Chitarra
Li pirati a Palermu - TerradiMezzo
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9 p.m. 

homo-logato 

Are Zovo - 2005

 
Un pop in bilico tra le fratture della contemporaneita. Il progetto solista di 9 p.m. è  frutto di numerose collaborazioni internazionali: Dt. Palmer: basso  (USA), Kaya Rubes: synth (UK), Cesarino: sax (Brazil), Desiz: voce (Malta), Mel: voce (UK). Un concept-album intenso ed elaborato che tocca diversi generi musicali ed esplora le peculiarità di questa nuova sottospecie umana: l'homo-logato. 
On the floor - 9 p.m.
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noblo

always travelling... never arriving 

Are Zovo - 2004

Duo anomalo e scanzonato che canta e suona di un mondo in movimento e viaggiante. Disco registrato e prodotto tra l'Italia ed il Messico.
never arriving - noblo
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cuboaa 

100% cotone 

Are Zovo - 2004

Atto terzo ed ultimo. "100% cotone"  è un trampolino di lancio verso un progetto ambizioso in trio che porterà questi suonatori alla nascita del progetto musicale "Å" che uscirà per Die Shachtel nel 2006.
zerotre - cuboaa
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cuboaa 

dolce vita 

Are Zovo - 2003

Secondo atto per i cuboaa. La "dolce vita" è uno stile, un film o un caldo maglioncino? Improvvisazione pura
l'uomo venuto dalla pioggia - cuboaa
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cuboaa 

un giorno come altri...

Are Zovo - 2002

Primo atto di un progetto leggero e rarefatto chiamato cuboaa. Il duo formato da Paolo Marocchio e Andrea Faccioli scivola in territori improvvisativi facili e delicati con maestria e sapienza
prima porta a destra - cuboaa
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Basso ritmo Acquar 

chissà

Are Zovo - 2001 - Reggae Mediterraneo

 

I BRA (Basso Ritmo Acquar)  propongono il loro innovativo Reggae/Mediterraneo. Registrato in analogico "Chissà" ha un suono vero e legnoso in cui batteria, percussioni e basso trascinano le canzoni in ritmi davvero travolgenti. La grossa novità di questo disco è l'ennesimo rinnovo della formazione. I BRA sono da sempre un collettivo musicale guidato dal batterista/compositore e paroliere Tizi Roots e la formazione è sempre variata negli anni. Tizi e Cesare (Sax) sono gli unici due presenti anche nel loro disco d'esordio "Viaggiare". 
 
"Chissa" parla di viaggi e di amore per la natura, è un "avvertimento reggae" all'uomo moderno che sta dimenticando di fermarsi a godere della vita.
 
Tizi Roots: Batteria, Cesare Carreri: Sax, Francesco Scardoni: voce, Paolo Marocchio: Basso, Baba Cri: Percussioni, Giovanni Marangoni: Chitarra
 
 
Salentu - Basso Ritmo Acquar
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Iris 

iris 

Are Zovo - 2000

Questo EP è l'unica produzione discografica del quintetto IRIS (I RISplendenti raggi del sole) attivo dal 1998 al 2002.
"Ad aprire le danze, dopo un breve divertissement, è "Polis voice", canzone diretta e aggressiva lecui alternanze elettroacustiche ricordano Nirvana e i lavori solisti di Thurston Moore. "Sotto la voce" e "Worry #?" mostrano una band in grado di fondere con estrema naturalezza noise, psichedelia ed il post rock più malinconico; una band fautrice di arrangiamenti i cui intrecci chitarristici farebbero impallidire le decine di emuli della gioventù sonica. Quasi a fare da ciliegina sulla torta gli inserti di flauto che aggiungono un'ulteriore dimensione ai brani. A concludere ci pensa (se tralasciamo la psichedelica ghost-track) "He don't wanna climb..", lunga canzone dalla struttura non convenzionale che, dopo tre minuti di tensione sonora, esplode con l'ingresso di uno dei più devastanti bassi distorni mai sentiti da "Yout against the fascism" a oggi, per poi dissolversi tra sognanti arpeggi, flauti e xilofoni." Recensione di Davide Sandini - Formazione - Paolo Finato: chitarra, Paolo Marocchio: chitarra e voce, Chiara Pagannini: Flauto e Voce, Stefano Zanoni: Batteria, Nicola Dalla Mura: Basso
Worry#? - IRIS
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